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Ayurvedico al viso

Per l’Ayurveda, la Medicina tradizionale Indiana, la salute è l’equilibrio di una triade di entità chiamate dosha, (Vata, Pitta e Kapha), che per semplicità vengono tradotte con il termine “umori”.

Ayurvedico al viso

Per l’Ayurveda, la Medicina tradizionale Indiana, la salute è l’equilibrio di una triade di entità chiamate dosha, (Vata, Pitta e Kapha), che per semplicità vengono tradotte con il termine “umori”.

Questa parola non rende esattamente il concetto indiano, perché “umore”, come pure il latino humor ed il greco chymòs, è in ogni caso un liquido, mentre solo uno dei tre dosha è sicuramente liquido: si tratta del pitta.

Nell’Ayurveda il Dosha in eccesso è ciò che causa la malattia, però il dosha produce un’alterazione del corpo solo quando è in condizioni di squilibrio; altrimenti è elemento costitutivo o fondamentale del corpo. Per pacificare (riequilibrare) un Dosha, si interviene per prima cosa con l’alimentazione.

I Dosha sono tre: il vento (vata, vayu), la bile (pitta), il flemma (kapha)
Ogni Dosha è costituito da due dei cinque elementi presenti in natura.

La materia è costituita da cinque elementi i panchamahabhuta (cinque grandi elementi) mentre nella scienza moderna la materia è considerata come un insieme di atomi a loro volta costituiti da protoni, elettroni, neutroni e particelle subatomiche la cui natura e presenza è ancora oggetto di ricerca.

Il concetto di elemento in Ayurveda è molto più sottile del concetto di particella subatomica della fisica quantistica. Gli elementi (bhuta) rappresentano i vari aspetti dell’intelligenza della natura che forma la materia, il livello della creazione da cui hanno origine gli elementi è quindi oltre la materia e l’energia, con una metafora si potrebbe dire che siamo nel campo delle idee.

Inoltre, bisogna notare che anche se i nomi degli elementi vayu, tejas, jala ecc. vengono tradotti normalmente con aria, fuoco, acqua, in realtà i cinque elementi (bhuta) presi singolarmente non sono l’aria, il fuoco e l’acqua che vediamo in natura. poiché i panchamahabhuta non possono esistere separati fra di loro, l’aria, il fuoco, l’acqua e la terra presenti nella natura sono un aggregato dei cinque elementi dove la prevalenza di un elemento o dell’altro determina la natura della sostanza. In altre parole, nell’aria che è formata da tutti i cinque bhuta prevale vayu bhuta( il vento), nel fuoco prevale tejas bhuta, (il fuoco), nell’acqua prevale jala bhuta e così via.

Sia Charaka che Sushruta Samhita, i testi classici dell’Ayurveda, descrivono le proprietà dei cinque elementi.- Le sostanze pesanti, ruvide, dure, opache, stabili, non viscose, dense, grossolane e che abbondano delle qualità dell’odorato sono dominate dalla terra (prithvi), favoriscono carnosità, compattezza, pesantezza e stabilità.

Le sostanze liquide, untuose, fredde, opache, soffici, viscose e che abbondano delle qualità del gusto sono dominate dall’acqua (jala), favoriscono adesività, untuosità, compattezza, idratazione, morbidezza, e felicità.

Le sostanze calde, penetranti, sottili, leggere, non untuose, non viscose e che abbondano delle qualità della visione sono dominate dal fuoco (tejas), favoriscono combustione, metabolismo, lucentezza, radianza e colore.

Le sostanze leggere, fredde, non untuose, ruvide, non viscose, sottili e che abbondano delle qualità del tatto sono dominate dall’aria (vayu), favoriscono ruvidezza, repulsione, movimento, non viscosità e leggerezza.

Le sostanze soffici, leggere, sottili, lisce e che abbondano delle qualità del suono sono dominate dallo spazio (akasha), favoriscono morbidezza, porosità e leggerezza. (37)

Lo spazio (akasha) ha la predominanza di sattva guna, l’aria (vayu) ha la predominanza di rajo guna, il fuoco (agni) ha la predominanza di sattva e rajo guna, l’acqua (jala) ha la predominanza di sattva e tamo guna, la terra (prithvi) ha la predominanza di tamo guna. (38)

Testi dal libro: “L’essenza dell’Ayurveda Classico” del Dottor Swaminath Mishra

  • Persone VATA: snelle, pelle secca e tratti, articolazioni e vene prominenti, rapidità di pensiero e azione, vivaci, creative, fantasiose, flessibili, con abitudini alimentari e di sonno irregolari. Soggette ad ansia, disturbi nervosi, insonnia, paure, vuoti di memoria, preoccupazioni, problemi digestivi, stipsi. Un individuo Vata (aria-etere/spazio) ha problemi di gas intestinali, e ciò dimostra che Vata è tipicamente connesso all’aria. Essa è sottile, penetrante e leggera così come lo è questo tipo corporeo.
  • Persone PITTA: statura media, muscolose, capelli chiari, intelligenti, determinate, ben organizzate, buoni leader, coraggiose, ambiziose, ma perdono facilmente la pazienza. Soggette ad irritabilità, aggressività, ulcere, acne, emorroidi, hanno la tendenza a strafare. Un individuo Pitta (acqua-fuoco) tende ad avere caldo, rendendo palese il suo fuoco, e suda facilmente, mettendo in evidenza che anche l’acqua è presente in Pitta.Il fuoco è aggressivo, energico e mobile come lo è questo tipo corporeo.
  • Persone KAPHA: corporatura pesante, forte, pelle untuosa, carattere calmo, leale, gentile, mangiano lentamente, dormono profondamente, tolleranti, sanno perdonare, ma possono essere avide e gelose. Soggette a sovrappeso, ostinazione, pigrizia, depressione, attaccamenti, allergie, ipercolesterolemia. L’individuo Kapha (acqua-terra) è tipicamente “piantato per terra” e soggetto a congestioni toraciche, sinusiti e altri problemi delle mucose, direttamente connessi alla presenza di troppa acqua. Acqua e terra insieme sono indolenti, viscose e a metà fra il solido e il liquido, proprio come lo è questo tipo corporeo.

si ringrazia www.dionidream.com per l’articolo sulle tipologie

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